Città del Vaticano, 5 ott. (LaPresse) – Gesù, con la sua parabola della vigna del Signore, “si rivolge ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo, cioè ai ‘saggi’, alla classe dirigente. Ad essi in modo particolare Dio ha affidato il suo ‘sogno’, cioè il suo popolo, perché lo coltivino, ne abbiano cura, lo custodiscano dagli animali selvatici. Questo è il compito dei capi del popolo: coltivare la vigna con libertà, creatività e operosità”. Lo ha detto Papa Francesco durante l’omelia della messa inaugurale del Sinodo spiegando che però “quei contadini si sono impadroniti della vigna; per la loro cupidigia e superbia vogliono fare di essa quello che vogliono, e così tolgono a Dio la possibilità di realizzare il suo sogno sul popolo che si è scelto”. “La tentazione della cupidigia – ha aggiunto – è sempre presente”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata