Palermo, 27 set. (LaPresse) – E’ stato ritrovato il corpo senza vita del bambino di nove anni investito dall’esplosione di un vulcanello nella riserva delle ‘Macalube’, ad Aragona, in provincia di Agrigento. I soccorritori, che in mattinata erano riusciti a salvare il padre, stanno estraendo il cadavere del bambino dalla massa di fango e detriti formatasi dopo l’esplosione. Questo pomeriggio era stata trovata anche la sorellina di sette anni, ma anche per lei non c’è stato nulla da fare.
Il padre, che fino a un certo momento è rimasto sul luogo a scavare con i soccorritori dopo essere stato salvato, è stato portato via in ambulanza sotto choc. I vigili del fuoco e gli escavatori di diverse ditte del luogo sono stati impegnati nella ricerca dell’altro figlio investito dal fango, che proprio oggi compie 9 anni. La famiglia di Joppolo Giancaxio (Agrigento), colpita dall’esplosione del vulcanello, infatti, si era recata nell’area protetta proprio per festeggiare il compleanno del bambino che ora risulta disperso sotto a una montagna di fango e detriti.
La Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta sulla tragedia della riserva delle ‘Macalube’ di Aragona, nell’Agrigentino, dove una bimba di sette anni è morta a seguito dell’esplosione di un vulcanello di fango e argilla. Il fratello di nove anni è ancora disperso, mentre il padre è stato salvato dai soccorritori. La famiglia coinvolta nell’esplosione è originaria di Joppolo Giancaxio
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