Nuoro, 9 set. (LaPresse) – Tangenti in cambio di concessioni edilizie per l’ampliamento dei più esclusivi hotel della Costa Smeralda. È l’ipotesi di reato contenuta nel fascicolo aperto dalla Procura di Tempio Pausania che per ora vede tre persone iscritte nel registro degli indagati: i fratelli cagliaritani Tonino e Raimondo Fadda, ingegnere il primo, l’altro geometra, e l’architetto Antonello Matiz, ex responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Arzachena, in Gallura. L’accusa nei loro confronti è concorso in corruzione.
Il procuratore Domenico Fiordalisi ipotizza che i fratelli Fadda abbiano corrotto Matiz con la consegna di denaro in cambio della concessione delle licenze edilizie per la ristrutturazione e l’ampliamento degli hotel Cervo, Romazzino e Pitrizza, progetti commissionati all’ingegnere dalla Sardegna Resort srl, società controllata dalla holding del Qatar (estranea all’inchiesta) proprietaria delle strutture alberghiere. Ieri lo studio di Tonino Fadda è stato perquisito dai carabinieri che hanno sequestrato le carte relative all’inchiesta. Il pm, presente alla perquisizione andata avanti per otto ore, ha interrogato l’ingegnere riguardo alle parcelle dei progetti, che ammonterebbero a circa venti milioni di euro. Fadda ha risposto a tutte le domande, spiegando che si tratta dei costi normali applicati per questo tipo di lavori.
Tonino Fadda è un personaggio di spicco in Sardegna. Oltre a essere un progettista storico della Costa Smeralda, l’ingegnere cagliaritano è stato anche componente della commissione urbanistica del Comune di Cagliari e collaboratore del settore urbanistica regionale. L’architetto Antonello Matiz, invece, è conosciuto per essere stato per 18 anni alla guida dell’ufficio tecnico del Comune di Arzachena, dove ricade il territorio della Costa Smeralda, prima di essere sostituito lo scorso anno.
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