Genova, 29 ago. (LaPresse) – “Se dalla comunità internazionale non si leva univoca, chiara, forte e insistente, la condanna e la presa di distanza dalla inaccettabile vergogna, è un atto di viltà imperdonabile”. Così l’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, Angelo Bagnasco, nell’omelia nella basilica del Santuario della Guardia di Ceranesi (Genova), a proposito delle persecuzioni dei cristiani e altre minoranze religiose “in Iraq, Nigeria, in diverse parti della Terra”. “La nostra coscienza deve ribellarsi”, ha affermato, “dobbiamo a una voce gridare che sono crimini contro l’umanità”.

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