Catanzaro, 26 ago. (LaPresse) – La polizia di Stato di Catanzaro sta eseguendo 20 ordinanze di custodia cautelare, disposte dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro, nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili di appartenere alla cosca mafiosa Procopio-Mongiardo, operante nei comuni del Basso versante Ionico Catanzarese e federata alle famiglie Gallace di Guardavalle (Catanzaro) e Gallelli di Badolato (Catanzaro).
Gli arrestati sono accusati, oltre che di associazione per delinquere di stampo mafioso, anche di una serie di danneggiamenti ad imprenditori ed esercenti commerciali ai quali venivano imposte richieste estorsive, nonché di un fiorente traffico di armi acquistate da persone di origine calabrese, residenti in Svizzera.
A uno dei capi cosca già arrestato per un’estorsione ai danni di una società che gestiva una rinomata struttura turistica nel comune di S. Andrea Apostolo allo Ionio (CZ), è stato anche contestato di aver minacciato un corrispondente di una diffusa testata giornalistica con il fine di costringerlo ad astenersi dal pubblicare articoli di stampa che evidenziavano connotati negativi riguardo alla famiglia di appartenenza del capo cosca.
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