Foggia, 10 lug. (LaPresse) – Decine di case e villette a due passi dal mare, una vera e propria lottizzazione abusiva nel comune di Monte Sant’Angelo (Foggia), alle porte del Gargano, su una delle coste più belle del Paese. È quanto emerso dalle indagini della forestale di Mattinata e della polizia municipale di Monte Sant’Angelo, dirette dalla Procura di Foggia, grazie alle quali è stato ricostruito l’intero piano organizzato per la realizzazione di 40 abitazioni, per lo più a scopo turistico, realizzate a pochi chilometri da Manfredonia (Foggia) tra la zona industriale ex Enichem e il mare Adriatico. Stamattina è scattato il sequestro disposto dal Tribunale di Foggia. Sigilli sono stati apposti alle abitazioni e all’intera area di oltre 65mila metri quadrati. I presunti responsabili, circa 30 proprietari, sono stati denunciati per il reato di lottizzazione abusiva e violazioni dei vincoli paesaggistici della zona e dei Piani regolatori comunali.

Attraverso il frazionamento e la vendita di terreni in un’area attualmente a vocazione industriale, ma originariamente destinata a zona agricola, sono state abusivamente costruite numerose abitazioni con altrettante opere di urbanizzazione per la viabilità interna e per l’illuminazione e la recinzione dei lotti, di entità tale da costituire una vera e propria lottizzazione abusiva.

Tutto questo è avvenuto in assenza di abilitazioni e permessi, a una distanza dal mare inferiore a 300 metri su terreni dove non esisteva nessuna opera edificatoria. La ricostruzione storica dei vari passaggi notarili ha permesso di ridisegnare l’intera procedura illegale che si è concretizzata nel tempo frazionando un’area di oltre 65mila metri quadrati in piccoli appezzamenti, dove sono state realizzate le circa 40 case e villette corredate di servizi urbanistici.

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