Città del Vaticano (Vaticano), 8 lug. (LaPresse) – L’Istituto per le opere di religione (Ior) ha chiuso i rapporti con circa 3.000 clienti. Si tratta di circa 2.600 clienti con conti da tempo non operativi e sui quali sono stati riscontrati saldi di minima entità (‘conti dormienti’). E’ quanto emerge dal bilancio presentato oggi dall’istituto. Inoltre, sono cessati rapporti con 396 clienti a seguito della decisione del consiglio di sovrintendenza del 4 luglio 2013 di restringere le categorie di clienti dell’istituto.
Lo Ior ammette a operare ora solo istituzioni cattoliche, ecclesiastici, dipendenti o ex dipendenti del Vaticano titolari di conti per stipendi e pensioni, nonché ambasciate e diplomatici accreditati presso la Santa Sede. La decisione del consiglio di sovrintendenza di definire più precisamente le categorie di clienti dell’istituto è stata adottata, afferma l’istituto, nella prospettiva di accelerare il processo di riforma.
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