Roma, 8 lug.(LaPresse)- Sono stati tutti prosciolti gli imputati nel processo per il crac da 50 milioni di euro di Villa Santa Costanza, la struttura sanitaria di cui era stato amministratore l’ex medico personale di Palmiro Togliatti, Mario Spallone, fallita nel maggio del 2012. Spallone, accusato di bancarotta fraudolenta, è morto l’anno scorso all’età di 96 anni, una settimana dopo la prima udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Roma.
Questa mattina al termine del rito abbreviato i dodici imputati, tra cui tre parenti del defunto Mario Spallone, sono stati tutti prosciolti dalle accuse di bancarotta fraudolenta. Prosciolto anche l’ex amministratore pro tempore di Villa Santa Costanza, Vittorio Baracchini. L’inchiesta del pm Paola Filippi contestava una serie di distrazioni compiute nell’ambito del fallimento della struttura da parte degli amministratori, dei sindaci e componenti del collegio sindacale. Mario Spallone, che è stato anche sindaco di Avezzano e di Lecce nei Marsi, negli anni ha messo in piedi un piccolo impero costituito da cliniche private e in passato era già stato coinvolto in inchieste giudiziarie come quella dei primi anni 2000 per una serie di aborti clandestini che riguardavano la struttura Villa Gina.
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