Gioia Tauro (Reggio Calabria), 2 lug. (LaPresse) – Con il passaggio del container numero 78, dopo dodici intense ore di lavoro, si sono concluse le operazioni di trasbordo delle armi chimiche, provenienti dalla Siria, al porto di Gioia Tauro. Soddisfatto il prefetto Claudio Sammartino che ha sottolineato come nell’operazione siano state quattro le parole chiave: “trasparenza, professionalità, comunicazione ed informazione”. “Abbiamo servito i calabresi ed il nostro Paese”, ha aggiunto.

MOGHERINI: DETERMINANTE NOSTRO CONTRIBUTO A DISARMO. Soddisfatta dei risultati anche la ministra degli esteri, Federica Mogherini. “Con il trasbordo di materiale chimico dalla nave danese Ark Futura alla nave statunitense Cape Ray a Gioia Tauro – ha detto – l’Italia ha dato un contributo determinante al disarmo della Siria”. “L’Italia – spiega Mogherini – ha reso possibile, nella massima sicurezza e nel pieno rispetto delle più rigide regole di tutela ambientale, un passaggio chiave nel processo di distruzione dell’arsenale chimico siriano”

OPAC: GRAZIE ALL’ITALIA, TRASBORDO SENZA INTOPPI. Ahmet Uzumcu, direttore generale dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac), ha “espresso la propria gratitudine all’Italia per avere messo a disposizione il porto di Gioia Tauro” per il trasbordo Il trasferimento degli agenti chimici dal cargo danese Ark Futura alla Cape Ray si è svolto senza “senza intoppi”, “alla presenza degli ispettori dell’Opac che hanno monitorato costantemente il processo”, si legge in fine nel comunicato.

GALLETTI: ORGOGLIOSI DI QUELLO CHE ABBIAMO FATTO. Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha seguito da vicino le operazioni. “Con oggi – ha detto – abbiamo sperimentato una buona pratica che è un modello per il futuro. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che sta succedendo oggi qui. Tutto il mondo, attraverso Gioia Tauro, sta guardando le eccellenze del nostro Paese”.

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