Roma, 30 giu. (LaPresse) – “Il semestre di presidenza Italiana dell’ UE è il momento più adatto per porre l’attenzione sul dramma che continua a consumarsi nel mar Mediterraneo”. Così il Segretario Confederale della Cisl, Liliana Ocmin, commenta il dramma dell’immigrazione nel Canale di Sicilia.

“E’ ormai improrogabile la necessità di intervenire in un’ ottica europea e non più solo nazionale, in tema di politiche di asilo, ma anche di programmi di cooperazione con i Paesi a noi più prossimi territorialmente- continua Ocmin- per supportare i processi di sviluppo democratico ed economico quali veri antidoti alla fuga di migliaia di persone in cerca di protezione nel nostro continente. E’ quindi una questione che deve coinvolgere i 28 Paesi membri dell’Europa, chiamati a condividere le responsabilità di salvare, accogliere ed integrare profughi e rifugiati e non come fatto finora attraverso Mare Nostrum, abbandonando l’Italia a sbrigarsela da sola e lasciando alla mercè dei trafficanti di esseri umani intere famiglie, giovani donne e minori”.

“Chiediamo dunque un impegno comune europeo- conclude Ocmin- che deve essere teso a garantire i diritti umani e la vita delle persone e pronto a combattere i trafficanti di esseri umani ed il loro business”.

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