Bologna, 28 giu. (LaPresse) – Ha preso il via a Bologna l’incontro annuale delle controculture digitali intitolato Hackmeeting. Un raduno di tre giorni dove hacker ed esperti informatici si incontrano per parlare di tecnologie digitali e programmazioni informatiche, nonché delle ricadute che queste hanno nella vita di tutti i giorni. Al centro dei dibattiti si collocano l’uso dei bitcoin e la sicurezza.

Sono più di quaranta i seminari già in calendario (consultabile su it.hackmeeting.org) e le tematiche affrontate saranno tra le più disparate: tecniche di autodifesa digitale e tutela della propria privacy; network e piattaforme collaborative per la condivisione e creazione di contenuti aperti e liberi; droni autocostruiti e macchine per lo scanning dei libri DoItYourself; racconti dalla prima linea della lotta alla sorveglianza globale ed esperienze applicate di biohacking. Il tutto in una cornice all’insegna dell’autogestione: ad Hackmeeting non ci sono organizzatori e fruitori ma solo partecipanti.

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