Città del Vaticano, 27 giu. (LaPresse) – Condannato l’ex nunzio apostolico nella Repubblica Dominicana, Jozef Wesolowski, accusato di pedofilia. La Congregazione della Dottrina della Fede lo ha riconosciuto colpevole di abusi nei confronti di minori e quindi ha disposto che ritorni allo stato laicale: si tratta della pena più dura possibile nei confronti di chierico. In pratica non può più svolgere mansioni sacerdotali o presentarsi con un prete. “Il primo grado di giudizio del processo canonico a carico di Wesolowski – si legge in una nota della Santa Sede – si è concluso in questi giorni presso la Congregazione per la Dottrina della Fede con una sentenza di condanna alla dimissione dallo stato clericale”. L’accusato ha ora due mesi di tempo per proporre eventuale appello. Il procedimento penale presso gli organi giudiziari vaticani proseguirà non appena sarà definitiva la sentenza canonica.

L’arcivescovo Jozef Wesolowski rischia l’arresto. Lo ha spiegato la sala stampa vaticana che ha inoltre precisato che “finora monsignor Wesolowski ha usufruito di una relativa libertà di movimento in attesa che la Congregazione per la Dottrina della Fede procedesse a verificare il fondamento delle accuse mosse a suo carico”. Quindi, conclude la sala stampa vaticana, “tenuto conto della sentenza ora pronunciata dal Dicastero, saranno adottati nei confronti dell’ex nunzio tutti i provvedimenti adeguati alla gravità del caso”.

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