Venezia, 12 giu. (LaPresse) – Il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, che stamattina è tornato in libertà, ha patteggiato una pena di 4 mesi e una multa di 15mila euro nell’ambito dell’inchiesta sul Mose. Secondo quanto si apprende, Orsoni avrebbe ammesso davanti ai pm ncilotto e Buccini l’esistenza dei finanziamenti illeciti. Inoltre avrebbe raccontato ai magistrati che furono i vertici del Pd veneziano Davide Zoggia (presidente della Provincia di Venezia dal 2004 al 2009 e ora deputato) e Michele Mognato a spingerlo da Giovanni Mazzacurati, presidente del Consorzio Venezia Nuova, a chiedere soldi per la campagna elettorale.

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