Gerusalemme, 25 mag. (LaPresse) – “Certo, non possiamo negare le divisioni che ancora esistono tra di noi, discepoli di Gesù: questo sacro luogo ce ne fa avvertire con maggiore sofferenza il dramma”. Così papa Francesco nella Basilica del Santo Sepolcro durante la celebrazione ecumenica con il patriarca Bartolomeo
“In questa Basilica, alla quale ogni cristiano guarda con profonda venerazione, raggiunge il suo culmine il pellegrinaggio che sto compiendo insieme con il mio amato fratello in Cristo, Sua Santità Bartolomeo” ha aggiunto papa Francesco aprendo il suo discorso nella Basilica del Santo Sepolcro. “Lo compiamo sulle orme dei nostri venerati predecessori – ha proseguito – il Papa Paolo VI e il Patriarca Atenagora, i quali, con coraggio e docilità allo Spirito Santo, diedero luogo cinquant’anni fa, nella Città santa di Gerusalemme, allo storico incontro tra il Vescovo di Roma e il Patriarca di Costantinopoli. Saluto cordialmente tutti voi presenti”.
“In particolare – ha aggiunto il Santo Padre – ringrazio vivamente per avere reso possibile questo momento Sua Beatitudine Teofilo, che ha voluto rivolgerci gentili parole di benvenuto, come pure a Sua Beatitudine Nourhan Manoogian e al Reverendo Padre Pierbattista Pizzaballa”.
“Desidero rinnovare l’auspicio già espresso dai miei PredecessorI – ha aggiunto il Papa – di mantenere un dialogo con tutti i fratelli in Cristo per trovare una forma di esercizio del ministero proprio del Vescovo di Roma che, in conformità con la sua missione, si apra ad una situazione nuova e possa essere, nel contesto attuale, un servizio di amore e di comunione riconosciuto da tutti”.
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