Torino, 21 mag. (La Presse) – Salgono a quattro le persone ferite da Carlo Pennazio, l’ultrà della Juve di 25 anni di Leinì che domenica scorsa, durante i festeggiamenti per lo scudetto della squadra bianconera in centro a Torino, ha lanciato una bomba carta mentre passava il bus dei calciatori in via Po. L’ordigno, fabbricato artigianalmente, è considerato dagli inquirenti potenzialmente pericoloso perchè le schegge che ha sprigionato durante l’esplosione hanno colpito tifosi e passanti che si trovavano metri più distanti. E’ stato colpita anche la tasca di un bambino di 13 anni. Lui non si è fatto nulla, ma l’ipod che teneva in tasca, attualmente sequestrato, è andato distrutto. L’ultrà, che si trova in carcere da lunedì scorso, deve rispondere di detenzione e lancio di materiale esplodente, violazione di Daspo e lesioni personali. Il ferito più grave ha una prognosi di 25 giorni. E’ stato colpito all’inguine da una scheggia ed è stato denunciato dalla Digos perchè è stato sorpreso, a sua volta, con un petardo in tasca.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata