Roma, 19 mag. (LaPresse) – A seguito delle indagini scaturite dal caso relativo al furto e al successivo riciclaggio di diverse confezioni del farmaco antitumorale Herceptin, avviate dall’Aifa e dai carabinieri Nas, sono stati identificati ulteriori medicinali, alcuni dei quali rubati in Italia, che sarebbero stati contraffatti e reintrodotti con falsa documentazione in altri paesi europei. Secondo le indagini dei Nas, in questo traffico sarebbero stati coinvolti diversi grossisti europei che avrebbero emesso le fatture utilizzate per vendere i medicinali rubati a operatori italiani autorizzati che, a loro volta, li avrebbero esportati verso altri mercati europei.
Trattandosi di distributori non autorizzati, i prodotti da questi commercializzati non possono essere ritenuti sicuri e efficaci, pertanto sono da considerarsi medicinali “falsificati” e non devono essere utilizzati. Tutti gli Stati membri devono contattare i grossisti e gli importatori paralleli con sede sul proprio territorio, affinché i prodotti acquistati dagli operatori non autorizzati siano messi temporaneamente in quarantena. I distributori che avessero acquistato medicinali per esportazione da uno degli operatori italiani o esteri individuati nel corso delle indagini (riportati nell’elenco in basso), sono invitati a segnalare il caso al nucleo dei carabinieri Nas competente per territorio e all’Aifa (all’indirizzo e-mail medicrime@aifa.gov.it), inviando dati e copie delle relative fatture, per consentire l’espletamento delle attività di indagine e controllo di rispettiva competenza, a conclusione delle quali si procederà, a seconda degli esiti, alla conferma dello stato di quarantena o alla validazione rispetto alla sicurezza dei prodotti.
“È indispensabile – scrive l’Aifa in una nota – informare tempestivamente l’Aifa sui medicinali acquistati, per esportazione in altro Stato membro, dagli operatori italiani presumibilmente coinvolti, al fine di consentire le necessarie verifiche, che verranno effettuate confrontando anche i dati del sistema tracciabilità”.
Di seguito l’elenco – fornito dall’Aifa – dei grossisti europei che, secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbero stati coinvolti in questa attività sono: CARNELA LIMITED – str. Michalaki Karaoli 8, Nicosia, VAT CY10308068X, Cipro; ABLE POWER INTERNATIONAL HOLDINGS – str. Podmaniczky Utca 57. 2/14, Budapest, Ungheria; AVIMAX HEALTH AND TRADE KFT Fòti U. 4 Szàm, HU-2161 Csomàd, VAT HU24206028, Ungheria; MARS DISTRIBUTIONS KFT Tompa M. Utca 9, HU-8360 Keszthely, VAT HU11779074, Ungheria; EURORIGA MED Import Export – str. Akademika Mstislava Keldisa Iela 12-158, Riga, VAT LV40103517211, Lettonia; LATVAMED INTERNATIONAL Imp. Exp – str. Akademika Mstislava Keldisa Iela 12-158, Riga, VAT LV40103572887, Lettonia; PERSONAL COMMODITY RINGSIDE Municipiul Arad, str.Tribunal Dobra n.18 Judet Arad, Fiscal code RO31031066 dated 19.12.2012, Romania; EXIMP AZ – sro, Bratislava, Repubblica Slovacca; PIRAMID D.O.O Brniceva Ulica 31, 1231 Ljubljana, VAT 61869937, Slovenia; TAIN D.O.O Nova Gorica, str. Kridiceva Ulica n.19, VAT 76488632, Slovenia.
Elenco, fornito dell’Aifa, degli operatori italiani che, sulla base dei riscontri dei carabinieri NAS, avrebbero acquistato – direttamente o indirettamente – farmaci per esportazione dai distributori: EUROPHARMACEUTICA S.r.l. – Via A. Ciucani, 27, 20060 Ornago, Milano, VAT 03606290165; FARMA GLOBAL SNC – Via Boscofangone Snc, 80035 Nola, Napoli, VAT 06474151211; FARMACEUTICA INTERNAZIONALE S.r.l. – Via Dell’industria Snc, 83030 Pietradefusi, Avellino, VAT 02715470643; FARMACIA COZZOLINO DI MARIO & CIRO S.n.c. – Corso Italia 15, 80056 Ercolano, Napoli, VAT 02778921219; FARMACIA DELLA ROCCA – Via Sottotenente Ernesto Cirillo 207, 80041 Boscoreale, Napoli, VAT 06345681214; FARMACIA PESCETTO DI PESCETTO MARCO – Via Ungaretti 6, 16157 Genova, VAT 02620880100; FARMACIA PESCETTO – Via Sardorella 109 B, 16162 Genova, VAT 002620101; FARMACIA VERDURA – Via S. Abbondio,158, 80045 Pompei, Napoli, VAT 02828611216; LINK PHARM S.R.L. A SOCIO UNICO – Via Trattati Di Roma 60, 40055 Castenaso, Bologna, VAT 02044301204; PHARMA-TRADE S.p.A. – Via Roma, 12 (Sede operativa: Via S. Abbondio, 158), 80045 Pompei, Napoli, VAT 07034161211; FARMALIP s.r.l. via XX Settembre 21, 62022 Castelraimondo, Macerata, VAT 01660340439.
Per quanto riguarda quest’ultima, ovvero la società Farmalip, si precisa che, secondo quanto affermato dal legale dell’azienda, il titolare ha acquistato i farmaci da un grossista italiano munito di regolare autorizzazione ministeriale quindi non avrebbe potuto sospettarne la contraffazione. Non solo. Lo stesso ha contribuito a evidenziare il commercio di medicinali illegali attraverso tre denunce ai carabinieri e una segnalazione alla stessa Aifa, non appena ricevuta segnalazione da un cliente britannico di alcune confezioni manomesse.
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