Torino, 16 mag. (LaPresse) – “E’ arrivata da pochi minuti la sentenza della Corte di Cassazione che annulla la sentenza del tribunale della libertà che ora dovrà riformulare il reato per i quattro in base alle indicazioni della Cassazione. Cade quindi il reato di terrorismo e il tentativo spregiudicato della procura di Torino che tiene in carcere dallo scorso dicembre Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò”. Così sul sito notav.info gli attivisti che si oppongono alla realizzazione della Tav in Piemonte commentano la sentenza della Cassazione che riguarda Claudio Alberto, Niccolò Blasi, Mattia Zanotti e Chiara Zenobi, in carcere per aver lanciato petardi e molotov contro il cantiere nel maggio scorso. “L’estrema forzatura dei pm con l’elmetto che hanno basato tutta l’accusa sul reato del ‘270 sexies’ (connesso al 280): “attentato con finalità terroristiche, atto di terrorismo con ordigni micidiali ed esplosivi, oltre che detenzione di armi da guerra e danneggiamenti” – commentano i No Tav – va in pezzi se giudicata fuori dalle mura amiche della città di Torino”.
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