Roma, 27 apr. (LaPresse) – Giornata storica per Roma e per la Chiesa. Alla 10 inizierà la tanto attesa cerimonia di canonizzazione di Papa Giovanni XXIII e Papa Giovanni Paolo II. Quella di oggi sarà però la giornata dei quattro Papi. Simbolo forte nell’era di un Pontefice, Jorge Mario Bergoglio, che ha parlato senza mezzi termini, nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium, della necessità di “conversione del papato”. Dalle 5.30 è iniziato l’afflusso dei pellegrini dall’unico varco possibile, ossia quello di via della Conciliazione.

I NUMERI DELLA CANONIZZAZIONE – La cerimonia, secondo lo stile di Bergoglio, sarà sobria. I numeri per la doppia canonizzazione sono comunque imponenti. Ci saranno 2.500 volontari della protezione civile, oltre a 500 volontari organizzati dall’Orp, 2.400 tra carabinieri, polizia, guardia di finanza che si aggiungono alle forze dell’ordine già in servizio a Roma, oltre 2.000 uomini e donne della polizia municipale, un migliaio di personale dell’Ama, oltre a 20 presidi fissi, alcune centinaia per l’assistenza sanitaria, e inoltre 200 ministranti per la comunione lungo via della conciliazione con altrettanti accompagnatori, 5.000 sacerdoti dentro piazza San Pietro, 17 maxi-schermi in giro per la città, oltre a uno all’aeroporto di Fiumicino e uno a Milano in piazza Duomo, un migliaio di bagni chimici, personale dell’Ama a ridosso del colonnato del Bernini.

Assisteranno alla cerimonia – piuttosto semplificata da un punto di vista liturgico rispetto alle canonizzazioni del passato – 150 cardinali, 1.000 vescovi, 6.000 preti, 93 delegazioni ufficiali, 24 tra reali e Presidenti della Repubblica, a partire da Giorgio Napolitano. La comunione sarà distribuita da 600 sacerdoti. Sono state stampate un milione e duecentomila immaginette dei due Papi santi.

L’APERTURA DEI VARCHI – Il fermento, nonostante l’apertura dei vaschi alle 5:30, è iniziato già nella notte, forse non è mai calato da ieri. Alle 4 del mattino la Roma del sabato sera proprio non riesce ad andare a dormire. Le strade del centro storico sono libere dalle automobili, ma sull’asfalto rumoreggiano i passi dei pellegrini: direzione piazza San Pietro dove a partire dalle 10 inizierà la canonizzazione. Bandiere con i colori di tutti i Paesi del mondo, famiglie con bambini, gruppi di suore, giovani e meno giovani camminano a passo veloce su via del Plebiscito. Si arriva facilmente a Lungotevere, dove l’accesso a via delle Conciliazione è chiuso a mezzi motorizzati. E’ qui che ci si rende conto che oggi sarà una giornata storica. Un mare di pellegrini affolla le strade e aspetta l’apertura dei varchi per l’accesso alla piazza. Ancora ci sono persone che dormono nel loro sacchi a pelo lungo i marciapiedi. Alle 4:30 si riesce ad arrivare al varco dei Santi Uffizi, quello dedicato alla stampa, ma alla fila si mischiano pellegrini, turisti e curiosi, nella speranza di poter evitare la calca e trovare un posto per vedere da vicino due Papi viventi che oggi faranno santi due Pontefici. Varco superato. Sono le 5. L’alba ancora non ha rischiarato il cielo della Capitale, piazza San Pietro però sembra non essere andata a dormire, almeno stanotte.

ARRIVI DEI VESCOVI E DEI CAPI DI STATO -Alle 9 il sagrato di piazza San Pietro ha cominciato a riempirsi di vescovi e cardinali, a sinistra dell`altare. I cardinali in abito bianco e la classica berretta e i vescovi in porpora sono usciti dalla Basilica. Arrivate alla spicciolata le delegazioni diplomatiche guidati dai capi di Stato. Fra i primi a giungere in San Pietro i reali di Spagna e il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy.

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