Roma, 12 apr. (LaPresse) – E’ finita con sei fermati, un dimostrante ferito in modo grave e due agenti di polizia contusi la manifestazione dei Movimenti per la casa che nel pomeriggio ha attraversato le strade di Roma per contestare le politiche dell’abitazione e del lavoro del governo Renzi. Il corteo, partito da Porta Pia, è sfilato pacificamente per le prime due ore. Improvvisamente, in via Veneto, a ridosso dei ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico protetti dallo schieramento della polizia e dei carabinieri, è scattato il lancio di bombe carta, uove e arance. Il corteo si è diviso in due e sono scattate le cariche. Un manifestante è rimasto gravemente ferito ad una mano e altri tre sono finiti a terra. La polizia con successive cariche ha spinto la manifestazione da via Veneto verso piazza Barberini. Il dimostrante ferito è stato trasportato in codice rosso al Policlinico Umberto I. Ha delle lacerazioni molto profonde, provocate dallo scoppio di un petardo. Un cimitero di k-way blu, di maschere col volto di anonymous usate per mascherare l’identità e di scarpe perse durante la fuga, è rimasto in piazza Barberini. La manifestazione, dopo gli scontri, non si è fermata, e ha continuato lungo via del Tritone. Il corteo ha ripreso il suo percorso verso Porta Pia e la situazione è tornata via via alla normalità.
Poco prima della conclusione del corteo è arrivata una nota del Viminale che ha chiarito gli scontri. “Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e il capo della polizia, Alessandro Pansa, sono in costante contatto: la situazione – si legge – è stata superata con due cariche di alleggerimento. Per gli scontri, al momento, sono state fermate sei persone e adesso il corteo si svolge regolarmente, secondo il piano stabilito. La situazione, comunque continua ad essere seguita con la massima attenzione”.
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