Belluno, 5 gen. (LaPresse) – Diversi incidenti sulla neve a causa delle valanghe oggi, E c’è anche una vittima in Ossola, in Piemonte. Un altro sciatore è grave sempre a causa di una valanga nel bellunese.
È morto travolto da una slavina mentre stava facendo un fuori pista in snow-board nella pista del Dosso, negli impianti sciistici di San Domenico in val Divedro, in Ossola (Verbania). L’uomo, che non aveva con sé docume ti, non è ancora stato identificato. Sul posto sono intervenuti i soccorritori del soccorso alpino della Valdossola. La vittima non aveva con sé nemmeno l’Arva, il sistema di localizzazione nelle valanghe. La pista era segnalata, ma chiusa per il rischio di slavine, a quanto appreso dal soccorso Alpino. Inizialmente è partito l’elisoccorso con le squadre di soccorritori, ma per il forte vento non è riuscito ad atterrare sul posto.
I soccorritori si sono attivati quindi con altri mezzi e poi è partito un altro velivolo più piccolo e adatto all’atterraggio nel luogo della slavina. Ma per lo sciatore, soccorso e trasportato all’ospedale, non c’è stato nulla da fare.
E’ in gravi condizioni un altro sciatore travolto da una valanga nel Bellunese. La slavina si è staccata da Misurina (Belluno), tra Col de Varda e il rifugio Città di Capri. Lo sciatore, in un grave stato di ipotermia, è di Auronzo di Cadore (Belluno) ed è stato trasportato all’ospedale di Treviso. Sul posto sono giunti gli operatori del soccorso alpino e speleologico del Veneto.
È in salvo invece l’uomo coinvolto nel distacco di una valanga oggi pomeriggio, poco dopo le 16.30, al Passo del Tonale, in zona Nigritella. Lo rende noto il soccorso alpino della Lombardia. Si tratta di un turista tedesco: insieme con lui c’era una donna, non travolta dalla neve. Erano partiti dal Rifugio Nigritella e stavano praticando il fuoripista in una piccola valle, quando la massa e si è staccata dal pendio ripido che stavano attraversando. L’uomo indossava uno zaino dotato di airbag, solo le gambe sono rimaste sotto la neve ed è quindi riuscito a liberarsi senza particolari difficoltà. La valanga aveva un fronte di un centinaio di metri, per una lunghezza di circa duecento e uno spessore di 50/60 centimetri.
I tecnici del Cnsas delle Delegazioni Bresciana e Trentina, Stazioni di Vermiglio e Ponte di Legno, hanno concluso l’intervento dopo avere effettuato la bonifica dell’area coinvolta dal distacco, attraverso una serie di sondaggi, l’uso dei dispositivi Artva e la valutazione del terreno. L’intervento è cominciato alle 16:40 e si è concluso in un’ora. Sul posto, oltre al Cnsas, i Carabinieri di Ponte di Legno, la Polizia di Stato e il 118, che hanno operato con il supporto degli Alpini. L’équipe sanitaria a bordo dell’ambulanza ha accertato le condizioni dei due escursionisti, praticamente illesi.
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