Roma, 3 gen. (LaPresse) – “Questa è una storia a lieto fine, è stato un miracolo e mi spiace che i media siano sempre a caccia del mostro”. Alexia Canestrari, madre di Nicole, una dei due bimbi scomparsi e poi ritrovati sul Monte Livata, racconta così a Sky tg24 la disavventura della notte di San Silvestro, che poteva finire in una tragedia. “Mi sono comportata come una madre che vuole salvare i suoi figli – aggiunge la donna che si è smarrita insieme ai bambini di 4 e 5 anni nei boschi di Subiaco – come una madre di qualsiasi specie che in una jungla vuole trovare salvezza per i propri cuccioli”.
Sono tutti sani e salvi, dopo ore di paura e di ricerche da parte dei soccorritori, ma a distanza di qualche giorno ci sono ancora punti oscuri nella vicenda.
“Doveva essere una semplice passeggiata con lo slittino con i bambini – racconta al telefono la donna, madre di uno dei bimbi (mentre l’altro è figlio del suo compagno) –. Affondavo nella neve e quindi mi veniva difficile proseguire il percorso, quindi mi sono accostata a una strada di servizio e ho proseguito con il tracciato di neve sciolta che sta all’interno della carreggiata, perché era più facile per me il trasporto dei bambini sullo slittino. A quel punto mi sono trovata davanti a un manto nevoso senza indicazioni e ho seguito esclusivamente le impronte di una persona anziana che ho visto in precedenza che stava inoltrandosi nel bosco. Pensavo fosse una cosa abbastanza semplice”.
Intanto sono stati dimessi dai reparti pediatrici del Policlinico Gemelli verso le 11.30 i bambini di 4 e 5 anni ritrovati nella grotta sul Monte Livata. Lo si apprende da fonti ospedaliere, secondo le quali i piccoli Manuel e Nicole stanno bene e ritorneranno nei prossimi giorni per un controllo ortopedico per le infezioni riportate.
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