Roma, 30 dic. (LaPresse) – Notte fuori casa per centinaia di persone nelle province nella zona del Sannio, tra la Campania e il Molise, colpita intorno alle 18 di ieri da una forte scossa di terremoto.Dopo il sisma di magnitudo 4.9 almeno una decina di scosse sono state registrate nella notte in tutta la zona. Secondo i rilievi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, la più forte si è verificata alle 3.18 con magnitudo 3.1. Non si registrano particolari danni, ma in via precuazionale il terzo piano dell’ospedale di Piedimonte Matese (Caserta) – dove si trovani i reparti di pediatria e ginecologia è stato chiuso.

SCOSSA DI MAGNITUDO 4.9. Una scossa di terremoto magnitudo 4.9 è stata avvertita per una decina di secondi nel Sannio fra Campania e Molise alle 18.08. Castello del Matese in provincia di Caserta è il paese più vicino all’epicentro del sisma. Avellino e in Puglia a Foggia. Scosse anche in Umbria nella zona di Gubbio. Impaurite dalla scossa, molte persone hanno lasciato le loro case e sono uscite per strada. “Si tratta di una zona attiva dal punto di vista sismico”, ha spiegato il sismologo Enzo Boschi. La protezione civile ha annunciato che il presidente del Consiglio Enrico Letta sta seguendo l’evolversi della situazione. “La zona in cui è stato sentito il sisma è abbastanza grande, con raggi tra 50 e 100 chilometri dall’epicentro, ma non ci sono state accelerazioni particolarmente forti”, ha assicurato Alberto Michelini, direttore del centro nazionale terremoti.

NIENTE DANNI – “Non abbiamo ricevuto richieste di soccorso. Solamente richieste di informazioni”. Lo ha detto Luca Cari, responsabile comunicazione emergenze dei vigili del fuoco. “Sia a Benevento sia a Caserta non abbiamo ricevuto richieste di soccorso – ha ribadito Cari – solo di informazioni. Non abbiamo riscontrato danni, non abbiamo segnalazioni in questo senso”. Il portavoce dei vigili del fuoco annuncia che “ci sono squadre sul territorio, ma è presto per avere un quadro della situazione”.


NESSUN PERICOLO VESUVIO, PIANO EVACUAZIONE IN VIA DI RIESAME – “Tutta la fascia appenninica è a rischio sismico, soprattutto il Vesuvio e i Campi Flegrei, ma il Vesuvio in questo momento non desta nessuna preoccupazione”. Lo ha detto Edoardo Cosenza, l’assessore alla protezione civile della Regione Campania. E aggiunge: “Stiamo rivedendo tutto il piano di evacuazione. Stiamo ammodernando il vecchio piano del 2001”.

SCOSSE E COMUNI COLPITI – Una prima lieve scossa di terremoto di magnitudo 2.7 si è avvertita verso le 18.03 nella zona dei Monti del Matese (Caserta) seguita da un’altra di magnitudo 4.9 alle 18.08. E’ seguito uno sciame sismico di altre sei scosse, fra le 18.14 e le 19.16, rispettivamente di magnitudo 2.7, 2.3, 2.8, 2.7 e 2.5. Lo registra l’Ingv. Si tratta di “scosse di assestamento”, secondo quanto riportato dal direttore del centro nazionale terremoti. Le località prossime all’epicentro sono i comuni di Castello del Matese, San Potito Sannitico e San Gregorio Matese in provincia di Caserta, e il comune di Cusano Mutri in provincia di Benevento.

PANICO A NAPOLI, TORNA INCUBO 33 ANNI FA – “La scossa è stata avvertita in modo nitido, sono stati allertati tutti, dai vigili del fuoco alla protezione civile, e stiamo monitorando la situazione”. Così il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. “La memoria torna a 33 anni fa, quando furono tanti i morti e 300mila gli sfollati per un sisma 6 – ha detto il primo cittadino -. Avevo 13 anni, è stato l’unico momento della mia vita in cui ho visto la morte negli occhi”. “La paura è stata forte – ha aggiunto De Magistris – ma ora bisogna essere lucidi e monitorare il territorio,la nostra è una terra sismica: siamo abituati”. Il sindaco però tranquillizza: “C’è stato panico ma ora Napoli è tornata alla normalità. Non bisogna esagerare”. “La protezione civile lavorerà anche questa notte, per ora non ci sono danni – ha concluso -. Napoli è invasa da turisti nelle chiese quindi è normale si sia diffusa la paura”. Su twitter lo staff del sindaco chiede di “utilizzare i cellulari solo per estrema necessità per qualche ora”.

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