Roma, 22 dic. (LaPresse) – In vista delle festività natalizie Coldiretti spiega quali sono gli accorgimenti per scegliere pesce fresco e pescato in Italia. “Se si vuole acquistare prodotto pescato del Mediterraneo – scrive in una nota – bisogna prima verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere la zona di pesca, e scegliere la ‘zona Fao 37′”. “E per garantirsi la qualità il pesce fresco – ricorda la Coldiretti – deve avere inoltre una carne dalla consistenza soda ed elastica, le branchie di colore rosso o rosato e umide e gli occhi non secchi o opachi, mentre l’odore non deve essere forte e sgradevole”. “Infine meglio non scegliere i pesci già mutilati della testa e delle pinne mentre – continua la Coldiretti – per molluschi e mitili, è essenziale che il guscio sia chiuso”.

“Il settore della pesca vede impegnate – precisa ImpresaPesca Coldiretti – circa 13mila imbarcazioni mentre la top-ten delle produzioni è guidata dalle alici, seguite da vongole, sardine, naselli, gamberi bianchi, seppie, pannocchie, triglie, pesce spada e sugarelli”. La classifica delle produzioni per volume di fatturato vede invece primeggiare il nasello, davanti ad alici, seppie, gamberi bianchi, scampi, pesce spada, gamberi rossi, vongole, pannocchie e sogliole. “Eppure – conclude Coldiretti – tre piatti di pesce su quattro che si consumano in Italia sono stranieri, ma nessuno lo sa, soprattutto per quanto riguarda quello servito al ristorante dove Impresapesca Coldiretti chiede venga introdotta anche l’indicazione della provenienza nei menu”.

SEGRETI PESCE FRESCO – Ecco infine i ‘segreti’ della Coldiretti per scegliere il pesce fresco: “acquistarlo, laddove possibile, direttamente dal produttore che garantisce la freschezza del pescato; verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere la zona di pesca, e scegliere la ‘zona Fao 37’ se si vuole acquistare prodotto pescato del Mediterraneo; verificare che la carne abbia una consistenza soda ed elastica, che le branchie abbiano un colore rosso o rosato e siano umide e gli occhi non siano secchi o opachi, mentre l’odore non deve essere forte e sgradevole; per molluschi e mitili, è essenziale che il guscio sia chiuso; meglio non scegliere i pesci già mutilati della testa e delle pinne”.

DUE MENU LOW COST – Coldiretti consiglia due menu low cost per quattro persone a base di pesce pescato in Italia “per non cadere nelle trappole del mercato”. Il primo, a base di pesce pescato sulle nostre coste, vede come antipasto alici marinate e lumache di mare (6 euro) e sauté di cozze e vongole (5 euro). Come primo piatto, spaghetti o tagliatelle con polpa di granchio fresco (10 euro), mentre il piatto forte è rappresentato dalla zuppa o brodetto di pesce (9 euro) fatto di triglie, calamari, moli, tracine, seppie, canocchie e gallinelle. Ma è possibile anche portare in tavola un menu italiano al cento per cento, scegliendo il pesce proveniente dagli allevamenti di acquacoltura: come antipasto anguilla marinata (7 euro) e carpaccio di trota (3 euro), per primo pennette con sugo di trota salmonata (8 euro) e per secondo orata o spigola al forno con pomodorini e patate (12 euro). “Entrambi i menu – sottolinea Coldiretti – prevedono una spesa complessiva di 30 euro”.

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