Olbia, 20 nov. (LaPresse) – E’ il giorno del lutto a Olbia e Tempio. I primi funerali di tre delle vittime del maltempo si sono tenuti nella Cattedrale di Tempio dove i cittadini si sono riuniti per ricordare Bruno Fiore, 68 anni, la moglie Sebastiana Brundu, 61 anni, e la consuocera Maria Loriga, di 54, morte in seguito al crollo di un terrapieno sulla Provinciale 38 tra Olbia e Tempio, in località Monte Pino. I funerali di altre sei vittime, invece, sono stati celebrati alle 15.30 al palazzetto dello sport del Geovillage, ad Olbia. Le esequie sono state officiate dal vescovo Giovanni Sanguinetti per Francesco Mazzoccu, 35 anni, e suo figlio Enrico di tre, Patrizia Corona, 42 anni e sua figlia Morgana di due, Anna Ragnedda, 83 anni, e Maria Massa, 88 anni.

LA MANO DELL’UOMO – “Dalla tragedia non è estranea la mano dell’uomo. Ci sarebbero stati esiti meno devastanti se avessimo imparato a rispettare i ritmi del creato”, ha ammonito il vescovo di Tempio Ampurias che ha aggiunto: “Il nostro territorio è in ginocchio”.

16 MORTI, 1 DISPERSO, 2MILA PERSONE EVACUATE. Sono 16 le vittime accertate in Sardegna, e non 18 come sembrava in un primo momento, mentre è ancora disperso un uomo del Comune di Onanì in provincia di Nuoro. Le zone che sono state maggiormente interessate dal maltempo si confermano Olbia, con circa 2.000 persone che al momento risultano fuori casa, e il comune di Torpé in provincia di Nuoro con circa 500 persone evacuate. A queste si aggiungono altre 200 persone fuori casa nelle province di Oristano e Cagliari e una ventina di persone nell’area a valle della diga di Villacidro evacuate per precauzione. La popolazione è stata accolta in strutture comunali e in alberghi o ha cercato autonomamente una sistemazione alternativa. Lo ha detto la protezione civile della Sardegna che ha annunciato lo stato di massima allerta fino a mercoledì alle 18, tranne nella zona del Logudoro (Sassari) dove la criticità è moderata.

CAPPELLACCI: “SITUAZIONE DRAMMATICA”. “La situazione è drammatica”, ha lanciato l’ammarme il presidente della Regione Ugo Cappellacci, spiegando che è stato allestito anche un ospedale da campo e che gli ospedali sono in stato di massima allerta. La macchina dei soccorsi – ha annunciato – è in moto per le prime necessità degli evacuati”, spiegando che i problemi principali riguardano la necessità di ripristinare le linee elettriche, la “viabilità disastrata” e di svuotare le abitazioni dall’acqua.

ACQUA FINO AL PRIMO PIANO NELLA ZONA DELLO STADIO DI OLBIA. In alcune zone l’acqua è arrivata al primo piano delle case, in particolare nell’area dello stadio Nespoli di Olbia.

STATO DI EMERGENZA. Il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza e stanziato 20 milioni di euro per le prime necessità. Una mossa, spiega Gabrielli, che mette la Protezione civile “nella condizione di usare gli strumenti e le procedure che lo stato di emergenza consente”.

PRIORITA’ RIMUOVERE L’ACQUA. La prima priorità, ha aggiunto, sarà quella di far intervenire idrovore e pompe per aspirare l’acqua: “Uno dei dati più critici – ha detto – è quello delle centraline Enel che sono rimaste sommerse”. “il nostro obiettivo – ha aggiunto – è che entro sera tutte le persone possano aver avuto una forma di assistenza”.

500 EVACUATI A TORPE’. Le criticità principali si registrano nel comune di Torpé, dove sono state evacuate 500 persone, ospitate in strutture messe a disposizione dal Comune, e nel centro di Olbia, dove centinaia di sfollati hanno trovato ospitalità presso le strutture alberghiere della zona.

VESCOVO: “OLBIA DIMOSTRA GRANDEZZA D’ANIMO NELL’ACCOGLIENZA”. Anche a Olbia ci sono sfollati. Molti sono accolti negli alberghi, ma anche nelle case. “La città di Olbia” ha raccontato monsignor Sebastiano Sanguinetti, vescovo di Olbia, Tempio e Orzieri, esprimendo “profondo dolore e rammarico”, “ha dimostrato la sua grandezza d’animo nell’accoglienza. Tutti si sono mobilitati per mettere a disposizione le proprie case. Anche le nostre strutture parrocchiali sono a disposizione”.

VERIFICHE SULLE DIGHE NEL NUORESE. Intanto sono in corso operazioni di monitoraggio e verifica, in particolare su due dighe, entrambe in provincia di Nuoro: la prima è quella di Maccheronis nel comune di Torpé; la seconda è la diga sul fiume Cedrino.

IN TILT RETE ELETTRICA E DEI TRASPORTI. Criticità hanno interessato i servizi essenziali, e in particolare la rete elettrica. Per quanto riguarda la viabilità si registrano criticità sulla rete statale e sulle strade locali, dove si riscontrano diffusi allagamenti e alcune frane. In particolare, la strada statale 129, nel tratto tra Nuoro e Orosei, è interrotta per il crollo di un ponticello. Diversi i disagi anche alla circolazione ferroviaria in quanto il maltempo ha ieri causato l’interruzione di alcune tratte.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata