Susa (Torino), 16 nov. (La Presse) – È partito a Susa il corteo con migliaia di no Tav che oggi sfilerà per la cittadina contro la Torino-Lione. Sono presenti oltre ai valsusini, ai torinesi e ai militanti provenienti da altre città italiane, anche delegazioni di No Tav francesi da Chambery e da vari paesi della Savoia. In apertura c’è il trenino di cartone mosso dai bambini. Dietro, le mamme e le famiglie dei comitati No Tav di Susa e Bussoleno con la striscione “Liberi per crescere e giocare”. Dietro di loro, ci sono i gonfaloni con gli amministratori dei comuni della Val di Susa contrari alla Torino-Lione. Seguono i Cub, i Verdi, Rifondazione comunista, i centri sociali e in fondo gli anarchici.

Sono presenti delegazioni dall’Abruzzo, con lo striscione “Ricostruire L’Aquila, demolire il Tav”, dal Veneto, dietro la scritta “Dal Veneto alla Valsusa la montagna è sacra e non se brusa”, da Brescia, da Mantova e dal milanese. Secondo il leader No Tav Alberto Perino “sarà una manifestazione allegra pacifica e colorata per dire no alla militarizzazione della valle, per dire che la resistenza è un diritto e un dovere e contro lo spreco di denaro pubblico”. “Si dimenticano scuola e sanità – aggiunge – per Tav e F35, non accettiamo questo spreco”. “Martedi – ha poi precisato – non è partita la talpa non ha consumato nemmeno un kilowatt di corrente l’hanno infilata nel tunnel per il solito teatrino Per ora non è in condizioni di lavorare”.

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