Roma, 15 nov. (LaPresse) – Mattinata di tensione in tutta Italia, dove migliaia di studenti sono scesi in piazza per manifestare contro la legge di stabilità.

ROMA, STUDENTI CERCANO DI RAGGIUNGERE IL SENATO. A Roma il corteo è partito alle 10 da piazza della Repubblica e ha cercato di raggiungere il Senato. In piazza Sant’Andrea della Valle gli studenti hanno cercato di imboccare corso Rinascimento, bloccato dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa. Strada sbarrata da polizia, carabinieri e mezzi blindati anche in corso Vittorio Emanuele e via del Teatro Valle. Qui i manifestanti hanno accesso fumogeni. Dopo circa mezz’ora di sosta, il corteo ha desistito e i manifestanti sono tornati indietro tra fischi e slogan di protesta contro gli agenti che gli hanno impedito di arrivare al Senato. Serrande abbassate in corso Rinascimento e corso Vittorio, con i negozianti chiusi dentro in attesa del passaggio del corteo. “Vergogna”, “Fuori la Digos dal corteo”, “Fatece passa’”, “Roma libera” gli slogan scanditi dai manifestanti. Il corteo si è poi ricompattato in largo Argentina e ha ripreso la marcia speditamente verso piazza Venezia, dove si è concluso. “Andiamo tutti a casa – hanno detto i partecipanti – ma continuiamo a mobilitarci”.

A MILANO OCCUPATA SEDE GOOGLE. Un gruppo di studenti e militanti del centro sociale Cantiere, che questa mattina hanno manifestato per le vie di Milano contro la legge di stabilità, sono entrati nell’atrio del palazzo di corso Europa che ospita gli uffici di Google. I giovani hanno tracciato con la vernice spray le ‘V’ del personaggio del fumetto e del film ‘V per vendetta’ e hanno tappezzato le pareti dell’ingresso del palazzo con cartelli che riportano vari slogan che accusano Google di lucrare sulla privacy degli utenti del web. Alcuni antagonisti del centro sociale Lambretta si sono staccati dal corteo principale e hanno occupato i locali dell’ex tempio del cabaret ‘Derby’ in via Mascagni. Gli antagonisti hanno aperto i cancelli e occupato lo spazio chiuso da tempo. Nei giorni scorsi lo stesso gruppo aveva già occupato i locali del cinema De Amicis in via Camminadella, chiuso dal 2002.

A TORINO LANCIO UOVA CONTRO SEDE MIUR. Circa mille gli studenti che hanno partecipato al corteo a Torino. Dopo aver marciato da piazza Arbarello gli studenti hanno imbrattato la vetrina della filiale del Monte Paschi di Siena in corso Galileo Ferraris scrivendo ‘Banche ladri’. Sono stati accesi anche dei fumogeni. “Verremo ancora alle vostre porte, grideremo ancora piu forte” era lo striscione di apertura del corteo. Qualche momento di tensione si è verificato in via San Quintino, angolo corso Galileo Ferraris a Torino, tra studenti e forze dell’ordine . I manifestanti hanno cercato di forzare il blocco della polizia che impediva l’accesso in via San Quintino, facendo pressione e mostrando uno striscione, e avanzando contro gli agenti. C’è stata quindi una carica di alleggerimento in cui sono stati usati scudi e manganelli ma è durata pochi secondi. Poi la situazione è rientrata nella normalità e il corteo ha proseguito la marcia verso corso Vittorio Emanuele. Sono state anche lanciate uova contro la sede del Miur in corso Vittorio Emanuele e, di fronte, sono stati accesi dei fumogeni. Inoltre, sono stati gridati slogan contro il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza. Un manifestante è stato fermato per essere identificato, ma è stato rilasciato dopo pochi minuti. La manifestazione si è conclusa in piazza Castello pacificamente.

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