Roma, 24 set. (LaPresse)- L’uso degli antidepressivi è cresciuto del 4,5% dal 2004 al 2012. In linea generale sono le donne ad usare di più i farmaci per il Sistema nervoso centrale. Nella fascia di età tra i 35-44 anni, le donne assumono in media 44 dosi ogni mille abitanti (gli uomini 37). Quasi il 50% dei pazienti in trattamento con antidepressivi li sospende nei primi tre mesi di terapia e oltre il 70% nei primi sei mesi. Diminuisce, invece, l’uso di antibiotici. Nel 2012 il consumo è sceso del 6% rispetto al 2011. Sono dati del Rapporto dell’Osservatorio sull’impiego dei medicinali (Osmed) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), presentato a Roma.
Per quanto riguarda gli antibiotici, il Rapporto registra che nel 2012 sono state consumate, in regime di assistenza convenzionata, 21,1 dosi giornaliere di antibiotici ogni mille abitanti, facendo registrare un -6,1% rispetto all’anno precedente. Anche la spesa per questa categoria di farmaci ha fatto segnare una riduzione: -16,3% rispetto al 2011; la spesa pro capite nazionale è stata di 11,86 euro. Le categorie di antibiotici maggiormente utilizzate in regime di assistenza convenzionata sono state le associazioni di penicilline, i macrolidi e lincosamidi, le penicilline ad ampio spettro e le penicilline sensibili alle beta-lattamasi.
Nel 2012 sono state vendute in media trenta confezioni di medicinali pro capite, per un totale di oltre 1,8 miliardi di confezioni. I farmaci cardiovascolari rimangono al primo posto in termini di consumo e di spesa farmaceutica totale sia pubblica che privata (4.350 milioni di euro). Al secondo posto per consumo e per spesa troviamo i farmaci dell’apparato gastrointestinale e del metabolismo, poi quelli del sangue e degli organi emopoietici, quelli per il sistema nervoso centrale e da quelli dell’apparato respiratorio. Le donne consumano più farmaci antitumorali: crescono le prescrizioni per il cancro alla mammella per maggiore frequenza della patologia e migliore capacità di diagnosi in stadi precoci.
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