Mosca (Russia), 19 set. (LaPresse) – “Se Berlusconi fosse gay, nessuno lo avrebbe toccato”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, parlando alla conferenza del Valdai Club in Russia, secondo quanto riporta Interfax. Secondo Putin, Berlusconi è stato processato perché frequenta le donne, mentre se fosse stato omosessuale non sarebbe stato perseguito. Secca la risposta di Nichi Vendola, presidente di Sel, che ha scritto su Twitter: “Putin dice che la colpa di Berlusconi è di non essere gay. Peccato, anche perché i due si piacciono molto”. E aggiunge, ancora sul social network: “Fa tenerezza Putin, noto esperto di diritti umani, nel difendere il suo amico Berlusconi”.

La Russia è sotto i riflettori per le sue leggi sull’omosessualità e Putin si è espresso anche sulle accuse di discriminazione, legate in particolare alla legge che punisce la “propaganda gay” nei confronti dei minori. I gay non subiscono discriminazioni e la nuova legge che ha scatenato tante proteste non scalfisce i loro diritti. Nel paese, attivisti e movimenti per i diritti dei gay hanno protestato, mentre dall’estero si sono alzati appelli per il boicottaggio delle Olimpiadi invernali del 2014.

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