Dal nostro inviato Fabio De Ponte

Isola del Giglio (Grosseto), 17 set. (LaPresse) – L’operazione di parbuckling è conclusa: la rotazione è terminata e la nave si è appoggiata sulle piattaforme. L’annuncio del capo della Protezione civile Franco Gabrielli è arrivato alle quattro di stamane. L’operazione, iniziata alle nove di ieri mattina, è durata 19 ore. “Ora – ha detto Gabrielli, riferendosi alle tante critiche che gli sono state rivolte in questi giorni – mi prenderò una pausa e guarderò le trasmissioni televisive per imparare qualcosa, vista l’abbondanza di consigli”.

APPLAUSI DELLA POPOLAZIONE. Per certificare il raggiungimento della posizione verticale dello scafo, alcune sirene sono risuonate, seguite dagli applausi della popolazione. Cori da stadio hanno accolto i tenici della sala controllo al loro arrivo nel porto dell’isola del Giglio. Il team guidato da Nick Sloane è arrivato a bordo di una lancia che lo ha portato dalla chiatta Polluce fino a terra. Fischi, applausi e abbracci hanno accolto il gruppo. Manifestazioni di gioia e soddisfazioni per l’impresa riuscita hanno accolto anche l’ammiraglio Stefano Tortora, braccio destro di Gabrielli nel progetto di rimozione della Costa Concordia.

SLOANE: ORA BEVO UNA BIRRA. “Mi sento sollevato”, è stato il primo commento di Sloane, appena giunto in porto all’isola del Giglio. Ha spiegato di essere “un po’ stanco” e di avere intenzione di bere una birra e andare a dormire. “Non mi aspettavo questa reazione dalla gente”, ha aggiunto, sottolineando però di essere “come tutto il team molto orgoglioso” dell’impresa portata a termine. Sloane ha anche fatto i complimenti all’Italia: “Se pensi a tutto quello che c’è dentro questo progetto, tra elettronica e acciaio, realizzi che pochi Paesi al mondo avrebbero potuto mettere insieme in così poco tempo un’operazione così vasta”.

TORTORA: GIORNATA E’ STATA TRANQUILLA. “Mi auguravo di avere una giornata noiosissima e così è stato”, ha commentato Tortora. “Non c’è stata – ha spiegato – la necessità di intervenire su nulla. C’è stata una capacità di previsione tale che la giornata è stata tranquilla”. L’unico intoppo significativo, ha precisato, è stato l’interruzione dei lavori per un’ora a causa di un problema con i cavi ma, ha sottolineato, è stato un “problema di basso profilo”.

GABRIELLI: FIANCATA NAVE MOLTO COMPROMESSA. “Ora – ha annunciato Gabrielli – inizieremo a lavorare da subito perché i tempi della rimozione siano brevi”. Uno dei principali problemi che si aprono a questo punto è quello della fiancata di dritta della nave, quella emersa dall’acqua: appare molto compromessa, accartocciata, come le lamiere di un’auto coinvolta in un incidente. “Fa impressione”, ha commentato Tortora. “Quando avrete modo – ha aggiunto – di vederla con la luce resterete scioccati come sono rimasto io”. Anche Sloane ha sottolineato che “ci sono molti danni sulla nave e bisogna fare delle verifiche”.

COSTA: MEGLIO DI COSI’ NON POTEVA ANDARE. “Penso che meglio di così non potesse andare”, è stato il primo commento del responsabile per il progetto di rimozione della Concordia per la Costa, Franco Porcellacchia. Anche per la fase successiva, quella del traghettamento della nave verso il porto nel quale dovrà essere smantellata, “sappiamo quello che abbiamo da fare e lo faremo con rinnovata fiducia – ha detto – perché portare a termine questa prima fase del progetto è stato eccezionale ed è stato fatto molto bene”.

NESSUNA ‘BOMBA ECOLOGICA’. Al Giglio occorrerà ora valutare gli effetti degli sversamenti in mare ma, ha sottolineato l’Osservatorio, è evidente fin da subito che non c’è alcuna bomba ecologica. Nulla è invece emerso riguardo ai corpi dei due dispersi, la passeggera italiana Maria Grazia Trecarichi e il membro indiano dell’equipaggio Russell Rebello. “Mi auguro che domattina sarà l’occasione per restituire i due corpi ai loro cari”, aveva detto ieri sera il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, nel corso di una visita lampo sull’isola per fare il punto della situazione. Purtroppo non è stato così.

IL MISTERO DEL GRAFFITO. Uno dei gialli dell’operazione, invece, è stato un bel graffito spuntato sulla parte appena emersa del relitto. Recita “Kit Kat Big Dawg”. Accanto, il disegno di una faccia con i capelli alla Burt Simpson. Non è chiaro chi lo abbia realizzato, ma evidentemente deve essere stato qualcuno del personale impegnato nelle operazioni del parbuckling. La cosa non è sfuggita alla direzione dei lavori, che ha provveduto immediatamente a mandare un operaio per rimuovere i segni.

LETTA: SQUADRA LAVORO E’ ORGOGLIO ITALIANO. In mattinata il premier Enrico Letta ha chiamato al telefono Gabrielli. “Gli ho detto – ha scritto su Twitter – che tutti coloro che stanno lavorando lì sono un grande orgoglio italiano”. Il presidente del Consiglio riceverà oggi alle 16 a Palazzo Chigi Franco Gabrielli e una delegazione di quanti hanno lavorato al Giglio.

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