Città del Vaticano, 25 ago. (LaPresse) – “Con grande sofferenza e preoccupazione continuo a seguire la situazione in Siria. L’aumento della violenza in una guerra tra fratelli, con il moltiplicarsi di stragi e atti atroci, che tutti abbiamo potuto vedere anche nelle terribili immagini di questi giorni, mi spinge ancora una volta a levare alta la voce perché si fermi il rumore delle armi”. Lo ha detto Papa Francesco dopo la recita dell’Angelus in piazza San Pietro. “Non è lo scontro che offre prospettive di speranza per risolvere i problemi – ha aggiunto – ma è la capacità di incontro e di dialogo”. Il pontefice ha poi fatto appello a tutta la comunità internazionale: “Dal profondo del mio cuore, vorrei manifestare la mia vicinanza con la preghiera e la solidarietà a tutte le vittime di questo conflitto, a tutti coloro che soffrono, specialmente i bambini, e invitare a tenere sempre accesa la speranza di pace. Faccio appello alla Comunità Internazionale perché si mostri più sensibile verso questa tragica situazione e metta tutto il suo impegno per aiutare la cara nazione siriana a trovare una soluzione ad una guerra che semina distruzione e morte”.

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