Roma, 23 ago. (LaPresse) – Sono 12.500 gli interventi a tutela della spesa pubblica eseguiti dalla guardia di finanza dall’inizio dell’anno. Oltre 8.000 responsabili di truffe ai danni delle casse pubbliche sono stati denunciati all’autorità giudiziaria, 51 tratti in arresto, mentre altri 3.350 responsabili di sperperi e cattiva gestione di denaro pubblico sono stati segnalati alla Corte dei Conti per danni erariali pari a 1,5 miliardi di euro.
Tra i casi più recenti: a Catanzaro, una società aveva presentato un progetto a carattere scientifico per la produzione di integratori dietetici ed alimentari da alghe marine coltivate con gli scarti di lavorazione dell’industria lattiero – casearia. La società aveva già percepito contributi per 5 milioni di euro, ed altrettanti dovevano essere erogati, ma, di contro, non aveva mai avviato la produzione né tantomeno completato gli stabilimenti, trovati semivuoti ed in stato d’abbandono; a Sassari, in collaborazione con personale dell’esercito italiano, è stata scoperta una truffa da parte di un’officina meccanica che riparava automezzi militari, anche impiegati nelle missioni di pace all’estero, con pezzi di ricambio usati spacciati come nuovi oppure fatturava interventi non eseguiti; a Merano, il titolare di una malga destinata ad alloggiare animali d’alpeggio ha usato i fondi erogati dalla Provincia Autonoma per realizzare un’abitazione; a Cremona, i finanzieri hanno scoperto una frode nel settore fotovoltaico con una società che avrebbe beneficiato indebitamente di decine di milioni di euro di incentivi senza averne diritto.
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