Palermo, 5 ago. (LaPresse) – Da oggi Massimo Ciancimino è tornato in libertà dopo la revoca degli arresti domiciliari disposta dai gip di Ferrara e Reggio Emilia. Lo rende noto il suo avvocato, Roberto D’Agostino. Era stato interrogato a fine luglio. “Sia il gip di Ferrara che quello di Reggio Emilia hanno ritenuto che fossero insussitenti le esigenze cautelari del regime dei domiciliari”, precisa il legale. Ciancimino era agli arresti domiciliari a casa sua a Palermo dal 6 luglio, dopo aver lasciato il carcere Pagliarelli del capoluogo regionale Siciliano. Il figlio dell’ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino era stato arrestato il 29 maggio scorso, su ordine del gip di Bologna con l’accusa di associazione a delinquere ed evasione fiscale. Nei confronti di Massimo Ciancimino era stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Bruno Perla, su richiesta della Dda di Bologna, in base a indagini effettuate dalle fiamme gialle di Ferrara, nell’ambito di una operazione che ha portato a 13 ordinanze di custodia cautelare, di cui 9 in carcere e 4 ai domiciliari nei confronti dei componenti di un sodalizio criminoso accusato di aver posto in essere una frode fiscale nel settore della commercializzazione di metalli ferrosi. Due le ordinanze che hanno disposto il regime dei domiciliari per Massimo Ciancimino, dal momento che il processo si è sdoppiato, restando a Ferrara per ciò che riguarda l’associazione a delinquere finalizzata alla truffa sull’Iva e a Reggio Emilia per la bancarotta fraudolenta. A Massimo Ciancimino sono stati contestati reati fiscali riferiti al periodo in cui viveva in Emilia-Romagna, con un’evasione calcolata in circa 30 milioni di euro. Per l’accusa Massimo Ciancimino sarebbe stato titolare di fatto di alcune società che avrebbero evaso l’Iva per decine di milioni. Il figlio dell’ex sindaco di Palermo è uno dei testimoni chiave del processo sulla trattativa Stato-mafia in cui è anche imputato per concorso in associazione mafiosa e calunnia all’ex capo della polizia Gianni De Gennaro.

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