Grosseto, 18 lug. (LaPresse/AP) – Il comandante Francesco Schettino della Costa Concordia ha chiesto al giudice durante il suo processo per omicidio colposo di disporre i test sul relitto della nave da crociera per determinare perché l’impianto elettrico e gli altri impianti non abbiano funzionato quanto l’imbarcazione ha colpito lo scoglio al largo dell’Isola del Giglio. Incidente in cui 32 persone hanno perso la vita. L’esito della richiesta di Schettino, unico imputato, non sarà noto fino al mese di settembre. Dopo due giorni di udienze, il giudice Giovanni Puliatti oggi ha rinviato il processo al 23 settembre.
Schettino è accusato di avere causato il naufragio e di aver abbandonato la nave prima che tutte le persone a bordo fossero state evacuate. La sua difesa sostiene che nessuno è morto nella collisione, ma che il malfunzionamento di un generatore di emergenza e dei compartimenti stagni dell’imbarcazioni abbiano creato problemi durante il processo di evacuazione quando sono morte le persone.
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