Roma, 4 mag. (LaPresse) – “Una buona mamma non solo accompagna i figli nella crescita, non evitando i problemi, le sfide della vita; una buona mamma aiuta anche a prendere le decisioni definitive con libertà. Ma cosa significa libertà? Non è certo fare tutto ciò che si vuole, lasciarsi dominare dalle passioni, passare da un’esperienza all’altra senza discernimento, seguire le mode del tempo; libertà non significa, per così dire, buttare tutto ciò che non piace dalla finestra. La libertà ci è donata perché sappiamo fare scelte buone nella vita! Maria da buona madre ci educa ad essere, come Lei, capaci di fare scelte definitive, con quella libertà piena con cui ha risposto ‘sì’ al piano di Dio sulla sua vita”. Sono le parole di Papa Francesco al termine del rosario di questa sera nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Bergoglio è arrivato alla Basilica di Santa Maria Maggiore per guidare il rosario del primo sabato di maggio ma anche per la presa di possesso ufficiale.

“Cari fratelli e sorelle – ha ancora detto il pontefice – quanto è difficile, nel nostro tempo, prendere decisioni definitive. Ci seduce il provvisorio. Siamo vittime di una tendenza che ci spinge alla provvisorietà. Come se desiderassimo rimanere adolescenti per tutta la vita. Non abbiamo paura degli impegni definitivi, degli impegni che coinvolgono e interessano tutta la vita. In questo modo la nostra vita sarà feconda”.

Durante il suo intervento il Papa ha anche spiegato: “Una mamma pensa alla salute dei figli educandoli anche ad affrontare le difficoltà della vita. Non si educa, non si cura la salute evitando i problemi, come se la vita fosse un’autostrada senza ostacoli. La mamma aiuta i figli a guardare con realismo i problemi della vita e a non perdersi in essi, ma ad affrontarli con coraggio, a non essere deboli, e a saperli superare, in un sano equilibrio che una madre ‘sente’ tra gli ambiti di sicurezza e le zone di rischio”. “Una vita senza sfide – ha aggiunto il Papa – non esiste e un ragazzo o una ragazza che non sa affrontarle mettendosi in gioco, è senza spina dorsale! Ricordiamo la parabola del buon samaritano: Gesù non propone il comportamento del sacerdote e del levita, che evitano di soccorrere colui che era incappato nei briganti, ma il samaritano che vede la situazione di quell’uomo e la affronta in maniera concreta. Maria ha vissuto molti momenti non facili nella sua vita, dalla nascita di Gesù, quando ‘per loro non c’era posto nell’alloggio’, fino al Calvario. E come una buona madre ci è vicina, perché non perdiamo mai il coraggio di fronte alle avversità della vita, di fronte alla nostra debolezza, di fronte ai nostri peccati: ci dà forza, ci indica il cammino di suo Figlio”.

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