Palermo, 17 apr. (LaPresse) – La Direzione investigativa antimafia di Palermo ha colpito disarticolandola con una operazione un’associazione per delinquere facente capo alla consorteria mafiosa dei quartieri Acquasanta-Arenella di Palermo e la sua capacità di infiltrarsi nel settore della cantieristica navale non solo nella città di Palermo, ma anche in altre realtà delle regioni del Nord Italia, in Liguria e nel Veneto. Sei le persone arrestate. Sotto sequestro le società ‘Nuova Navalcoibent srl’, con sede a La Spezia, ‘Eurocoibenti srl’ e ‘Savemar srl’, entrambe con sede a Palermo, al termine di indagini in materia di infiltrazioni mafiose nel settore della cantieristica navale. Dalle investigazioni è emerso che interi settori delle lavorazioni navali erano, pertanto, gestiti in regime di quasi monopolio, da imprese che riuscivano a riciclare ingenti capitali di origine illecita e che realizzavano enormi guadagni.

Alcuni esponenti di rilievo della “famiglia mafiosa” Galatolo-Fontana, secondo gli investigatori “asse portante” della famiglia dell’Acquasanta e del relativo mandamento di Resuttana, hanno focalizzato e perseguito gli scopi criminali del sodalizio mafioso servendosi in particolare della collaborazione di alcuni soggetti esterni all’associazione, ben disposti ad intraprendere carriere imprenditoriali e ad investire ingenti risorse finanziare di provenienza delittuosa per costituire o comunque finanziere numerose società attive nell’ambito di diversi cantieri navali italiani. L’operazione di polizia giudiziaria ha interessato varie zone d’Italia, con la partecipazione di personale della Direzione Investigativa antimafia dei centri operativi di Palermo, Genova e Padova.

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