Napoli, 10 apr. (LaPresse) – Tensione durante il corteo delle associazioni commerciali a Napoli, che protestano contro la Ztl e le decisioni dell’amministrazione sulla mobilità nel capoluogo campano. Questa mattina è stata alta l’adesione alla serrata indetta da Confcommercio. Oltre ai commercianti, stanno protestando anche Cub, altre associazioni e comitati di quartiere. Petardi sono stati lanciati contro il cordone di polizia in piazza del Municipio, dove sono stati scanditi slogan contro i l sindaco Luigi De Magistris. La situazione è poi tornata alla normalità e la protesta sta proseguendo senza ulteriori scontri. La polizia sta verificando le condizioni di eventuali feriti.

Il primo petardo è stato esploso mentre il corteo passava in via Medina, davanti alla questura. Un’altra decina di bombe carta, invece, è stata lanciata contro il cordone di polizia in piazza Municipio, davanti palazzo San Giacomo. Quindi c’è stato un respingimento da parte degli agenti in tenuta antisommossa e i manifestanti si sono dispersi per poi riprendere la protesta. Non risultano feriti nè tra le forze dell’ordine nè tra i manifestanti, eccetto un uomo che ha accusato un lieve malore. Al momento il corteo ha superato piazza Plebiscito si sta dirigendo verso piazza Vittoria.

La serrata dei negozi, indetta da Confcommercio, si è conclusa alle 13. “Gli esercizi commerciali – ha spiegato il presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia della Provincia di Napoli, Pietro Russo, nell’annunciare la manifestazione – resteranno chiusi per protestare contro il nuovo piano mobilità attuato dal Comune di Napoli, nonostante la crisi dei trasporti, i numerosi cantieri aperti sul territorio, contro l’illegalità diffusa e l’abusivismo commerciale”.

“L’economia è in ginocchio, la città dissestata – ha aggiunto Russo -. Le iniziative messe in atto finora dalla nostra associazione sono state ignorate dall’amministrazione comunale, che sta facendo scelte che giudichiamo non produttive. I danni ai commercianti partenopei sono incalcolabili, dopo l’appello inviato al Prefetto, scriveremo al Presidente della Repubblica per illustrare quanto sia delicata l’attuale situazione”. “Tra poco più di dieci giorni scatta la Coppa America. Rischia di essere un boomerang – ha concluso il presidente Confcommercio Napoli – se non cambiasse niente nei prossimi giorni daremo un pessimo esempio, che potrebbe arrecare gravi danni all’immagine della città”.

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