Roma, 27 dic. (LaPresse) – Un susseguirsi di perturbazioni ma senza fenomeni di rilievo. Questa si conferma la caratteristica della terza decade del dicembre 2012 secondo quanto riportato da Meteo.it. Mentre nel pomeriggio di oggi la perturbazione numero 10 del mese si allontanerà dalla nostra penisola, la numero 11 si è già addossata alle Alpi col suo carico di aria fredda. Questo nuovo sistema nuvoloso scivolerà tra stasera e domani verso l’Adriatico e il Sud determinando tempo instabile e ventoso, con un crollo termico anche di 4-8 gradi. Seguirà una situazione più tranquilla grazie all’Anticiclone di Capodanno, che ci accompagnerà fino alle prime ore del 2013. Assisteremo poi a un nuovo probabile peggioramento.
La giornata odierna è iniziata con nebbie e nubi basse protagoniste al Nord e al Centro; residue deboli piogge in Calabria. Peggiora intanto sulle Alpi centro-occidentali con possibili nevicate oltre i 1200 metri nelle zone di confine. Cielo in prevalenza nuvoloso nel pomeriggio, con nebbie in qualche caso persistenti in Valpadana e più spazi di sereno su Ponente ligure, Appennino centrale e Lazio; ancora piogge isolate sulla Calabria ionica. Temperature in diminuzione di 2 o 3 gradi al Centrosud, ma ancora oltre la media nonostante il rinforzo del Maestrale.
L’aria fredda che accompagna la perturbazione numero 11 di dicembre, attualmente addossata alle Alpi, scivolerà domani lungo la nostra Penisola, raggiungendo a fine giornata il Sud. Porterà tempo instabile sul medio Adriatico e al Sud con qualche pioggia e qualche rovescio, neve sull’Appennino dall’Abruzzo alla Calabria (in serata fino a 1000 metri), forti venti settentrionali quasi dappertutto che, tra domani e sabato, metteranno fine alla parentesi primaverile al Sud con un calo termico anche di 6-8 gradi. Al Nord questi venti riporteranno invece rasserenamenti: a inizio giornata le nebbie interesseranno il Nordest e l’Emilia Romagna. Laddove vengano praticate attività di alpinismo o sci fuori pista sulle zone alpine prosegue l’allarme valanghe. In particolare, oggi avremo un rischio da marcato (tipo 3) a moderato (tipo 2) su quasi tutto l’arco alpino.
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