Roma, 11 dic. (LaPresse) – Gli infortuni sul lavoro continuano a diminuire di anno in anno, seguendo un trend ormai decennale. Nel 2011, se ne sono registrati 726mila, il 6% in meno rispetto al 2010, con una riduzione complessiva del 4,4% dei decessi nel corso dell’anno. E’ l’industria, con il 9,9% in meno, il settore che ha registrato il calo più consistente. Sono alcuni dei dati contenuti nella ‘Relazione sullo stato sanitario del Paese’ del ministero della Salute, presentato questa mattina a Roma alla presenza del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. I dati consolidati, riferibili al periodo 2001/2010, mostrano che la percentuale di flessione degli infortuni raggiunge il 28,4%, pur a fronte di un dato occupazionale positivo del +5,9%.

La diminuzione di infortuni più consistente si è registrata nel settore dell’industria (-9,9% degli infortuni denunciati rispetto al precedente anno), seguito dall’agricoltura (-6,3%), mentre è nei servizi che si registra la minor riduzione (-4,2%). Bisogna tuttavia considerare che in questo comparto, contrariamente agli altri settori produttivi, si è registrato un aumento del numero degli occupati dell’1%. L’analisi della distribuzione territoriale della frequenza di infortuni denunciati nell’anno 2011 mostra un calo generalizzato: -6% rispetto all’anno precedente nel nord e nel centro Italia, -8,1% nel Mezzogiorno. La valutazione della distribuzione degli incidenti tra i due sessi evidenzia che per i lavoratori gli incidenti diminuiscono del 6,8%, mentre per le lavoratrici il calo è del 5,5%. Diminuisce del 4,4% il numero di morti sul lavoro e il tasso annuo di incidenza passa da 2,9 a 2,5 deceduti per 100mila occupati, un calo positivamente influenzato soprattutto dal calo dei decessi maschili che sono diminuiti del 6,1%.

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