Roma, 9 nov. (LaPresse) – “Fondo di solidarietà per l’Italia dopo il terremoto: tutti sono stati d’accordo sulla necessità di aiutare l’Italia. Cinque Paesi non vogliono pagare”. Con questo messaggio Patrizio Fiorilli, portavoce del commissario al Bilancio dell’Ue, il polacco Janusz Lewandowski, ha annunciato che nel corso dell’Ecofin a Bruxelles non si è trovata l’intesa sugli aiuti per l’Emilia Romagna colpita dal sisma.

L’Ecofin, spiega EuNews.it, si è riunito per approvare il bilancio rettificativo da 9 miliardi per il 2012, che comprende i 670 milioni di aiuti per il terremoto e i circa 180 milioni di euro per l’Erasmus, nonché il finanziamento dei fondi strutturali. I cinque Paesi che hanno detto no agli aiuti all’Italia sono Gran Bretagna, Germania, Svezia, Olanda e Finlandia. L’Ecofin si è riunito anche per discutere il bilancio 2013.

Il problema – spiega il sito di informazione specializzato in affari europei – nasce dalla una mancanza di liquidità: servono 16 miliardi per coprire le istanze di pagamento dei fondi stanziati nel bilancio 2007-2013, ma ce ne sono solo 7. Per i nove mancanti l’idea della Commissione era quella spostarli dal bilancio 2013 a quello 2012, ma i Paesi non hanno trovato l’accordo.

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