Reggio Calabria, 2 nov. (LaPresse) – I carabinieri del Nas di Reggio Calabria hanno denunciato quattro medici di base, convenzionati con il Ssn, che percepivano illecitamente compensi maggiorati per ogni singolo assistito previsti per la gestione di una “associazione medica mista’, un ambulatorio asccessibile per un periodo di tempo maggiore rispetto al normale studio medico. Le investigazioni del Nas hanno infatti dimostrato che l’ambulatorio, con orario di apertura dalle 8 alle 20 dei giorni feriali, in realtà era spesso chiuso per l’assenza dei medici dal loro turno.

Uno dei medici aveva più volte attestato assenze dall’ambulatorio, dovute ad attività sindacali, dichiarando la copertura del proprio turno da parte del figlio (specializzando in medicina generale), il quale – invece – era anch’egli spesso assente per la frequenza di corsi universitari. Il camice bianco poi insieme ad un suo collega, avrebbe poi falsamente dichiarato l’assunzione di collaboratori di segreteria, percependo così illecitamente gli ulteriori incentivi previsti.

I 4 sanitari, coinvolti a vario titolo nella vicenda, sono stati denunciati alla procura di Locri che ha emesso avvisi di garanzia perché ritenuti responsabili di falsità ideologica e truffa in danno del servizio sanitario nazionale per un danno causato all’erario, corrispondente agli emolumenti illecitamente percepiti, quantificato in circa 165mila euro.

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