Genova, 6 ott. (LaPresse) – Nell’estate appena trascorsa sono stati 114 i morti nei mari italiani, in netta diminuzione rispetto ai 147 dell’anno precedente. Il dato è stato diffuso dalla Guardia costiera durante il Salone nautico di Genova. In particolare le vittime di incidenti subacquei sono state 14, dato in crescita rispetto ai 5 decessi del 2011, ma spiegabile, per la Guardia costiera con il maggior numero di praticanti, le favorevoli condizioni meteorologiche e la scarsa attenzione alle condizioni fisiche e carenze tecniche. Sul fronte della balneazione l’estate appena trascorsa ha fatto registrare un decremento sostanziale di incidenti mortali – 100 rispetto ai 147 dello scorso anno – dei quali 45 dovuti a malori e non a comportamenti errati. Le collisioni tra imbarcazioni sono state 13 (contro le 34 del 2011) e 12 gli incendi a bordo (26 nel 2011).
Nel 2012 i soccorsi nel diporto sono diminuiti rispetto al 2011 passando dalle 3019 alle 2822 persone salvate in mare, mentre gli interventi di soccorso ad unità da diporto sono rimasti pressoché costanti: 930 nel 2011 e 946 quest’anno. Circa 3mila gli uomini e le donne della Guardia costiera impegnati nel pattugliamento dei mari e dei laghi, con l’ausilio di 300 gommoni.
Sul Lago Maggiore le unità assistite sono state 16 (13 nel 2011) e 60 le persone soccorse, a fronte delle 35 dell’anno precedente. Tre i morti per annegamento, la metà di quelli del 2011. Le vittime sul Lago di Garda sono state 12 (erano 4 nel 2011), 40 le unità assistite (17 l’anno scorso) e 155 le persone soccorse (erano 1275 nel 2011).
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