Napoli, 9 lug. (LaPresse) – La Dia di Napoli sta eseguendo un decreto di sequestro patrimoniale per circa un milione di euro a carico di Salvatore Belforte, fratello del capo clan Domenico, è considerato elemento di primo piano nella realtà camorristica di Marcianise dove per anni ha mietuto vittime la sanguinaria faida tra due contrapposte fazioni facenti capo, rispettivamente, alla famiglia Belforte ed al clan Piccolo. L’uomo rappresentava il braccio armato dell’organizzazione, un vero e proprio killer, violento ed impulsivo, che si assumeva la responsabilità delle decisioni più dure e pericolose essendo il capo militare del gruppo, operando in prima persona, influenzando il fratello, più moderato. Fu, peraltro, ritenuto nell’ambito della malavita locale responsabile dell’omicidio di Giovan Battista Frongillo. I beni erano formalmente intestati a Salvatore Tartaglione, che curava gli interessi economici del clan. Nell’agosto del 2011 Belforte era stato già colpito da un provvedimento di confisca di beni per un valore di oltre 110 milioni di euro, alcuni dei quali intestati sempre a Tartaglione. Ma le indagini patrimoniali della Dia di Napoli, non si sono fermate: in questo modo si è accertata l’esistenza di ulteriori beni ubicati nella zona di Terracina. In particolare il sequestro ha interessato due appartamenti, e due terreni.

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