Napoli, 26 giu. (LaPresse) – I carabinieri del gruppo di Castello di Cisterna (Napoli), questa notte, hanno arrestato 66 persone, tutte affiliate al clan camorristico dei ‘Pianese-D’Alterio’ attivo nell’hinterland a Nord di Napoli. Sono ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, rapina, spaccio di stupefacenti, violazione alla legge sulle armi e altro. Nel corso dell’operazione è finita in cella anche, Raffaella D’Alterio, la donna che guidava il clan dopo l’uccisione del marito, Nicola Pianese. Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, hanno documentato alleanze dei ‘Pianese’ con i ‘Mallardo’ di Giugliano e i ‘Bidognetti’ e ‘Schiavone’ di Casal di Principe, scoperto le dinamiche che avevano originato contrasti nel clan ‘Pianese’ culminati con l’omicidio del reggente e tracciato le fasi della conflittualità tra i ‘Pianese-D’Alterio’ e i ‘De Rosa’ per il controllo di un ingente volume di estorsioni e rapine ai danni di imprenditori, spaccio di stupefacenti e contraffazione e spendita di banconote false. Alle persone arrestate sono anche stati sequestrati beni immobili (bar, concessionarie di auto, supermercati, abitazioni) e mobili (conti correnti e auto di grossa cilindrata).

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