Adraskan (Afghanistan), 25 giu. (LaPresse) – Un carabiniere è morto e altri due sono rimasti feriti in un’esplosione avvenuta alle 6.20 italiane ad Adraskan, in Afghanistan, all’interno di un campo addestrativo della polizia afghana. Il militare si chiamava Manuele Braj, era un carabiniere scelto di 30 anni, di Galatina, in provincia di Lecce. A seguito dell’esplosione l’uomo, effettivo al 13esimo reggimento Friuli Venezia Giulia, è deceduto sul colpo. Braj lascia la moglie di 28 anni e un figlio di 8 mesi. I familiari sono stati informati.

Immediato il cordoglio del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che, “appresa con profonda commozione la notizia del tragico attentato in cui ha oggi perso la vita un carabiniere e altri due sono rimasti gravemente feriti, mentre svolgevano i propri compiti operativi nella missione internazionale Isaf in Afghanistan, esprime i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari del caduto, rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese”. In una nota diffusa dal Quirinale Napolitano “formula l’accorato auspicio che i militari feriti nell’attacco possano superare questo critico momento”.

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