Reggio Calabria, 9 giu. (LaPresse) – I carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria, su delega della Direzione distrettuale antimafia, hanno cementato i bunker sequestrati alla cosca Pesce in occasione della cattura di Francesco Pesce, 34 anni, inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi stilato dal ministero dell’Interno, e capo dell’omonima cosca. Le spese per il ripristino dei luoghi sono a carico degli interessati. Negli ultimi due anni sono stati sei i bunker rinvenuti e sequestrati alla e cosca di Rosarno, già colpita da diverse operazioni dei carabinieri che operano in linea con gli indirizzi fissati dall’autorità di Governo nel Piano straordinario contro le mafie.
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