Caserta, 20 apr. (LaPresse) – La squadra mobile di Caserta, coordinata dalla procura distrettuale di Napoli, ha arrestato tre esponenti del clan Belforte di Marcianise (Caserta), con l’accusa di di omicidio, detenzione e porto di armi comuni e da guerra e rapina, aggravati dal metodo mafioso. I tre uomini sono finiti in cella per uno dei più efferati omicidi avvenuto in provincia di Caserta. La vittima era un ventenne, Francesco Sagliano, che aveva partecipato a estorsioni contro imprenditori per conto dell’opposto clan dei Piccolo, già taglieggiati dal rivale clan dei Belforte che, sin dagli anni ’90, gli contendeva il controllo delle attività criminose nel comprensorio di Caserta, Marcianise (Caserta) e i comuni vicini. Sagliano venne ucciso il 3 ottobre 2003 nel centro di Marcianise, dopo un lungo inseguimento con un commando omicida, che sparava all’impazzata, rischiando di colpire anche altre persone. Secondo le indagini della polizia di Stato, i killer furono ricompensati, ciascuno, con la somma di 3mila euro ed un orologio di lusso, marca Rolex.

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