New Delhi (India), 12 apr. (LaPresse/AP) – “Sto bene. Non c’è niente di cui preoccuparsi. Amo l’Orissa. Ma ora la prima cosa che voglio fare è volare in Italia e incontrare la mia famiglia”. Lo ha detto Paolo Bosusco ai giornalisti riuniti a Bhubaneshwar, la capitale dello Stato indiano. L’italiano vive nell’area da diversi anni, ormai, dove gestisce un’agenzia di trekking con un socio indiano nella città di Puri.
“Sono finalmente libero. Saluto tutti quelli che mi vogliono bene, la mia famiglia e tutti i miei amici in giro per il mondo. Non preoccupatevi, sapete che sono forte” ha aggiunto Bosusco intervistato sul Tg1. “Sono dimagrito – ha ancora aggiunto, rispondendo al giornalista che lo stava intervistando – ma questo è dovuto ai 28 giorni di vacanza pagata che ho passato nella giungla. I maoisti hanno cercato di darmi tutto quello che potevano da mangiare, ho anche avuto due volte la malaria. Ma sono abituato a soffrire. E’ stata dura finchè c’erano altre persone che erano sotto la mia responsabilità, ma dopo è stato tutto più facile. Sono tranquillamente sopravvissuto. Ciao a tutti”.
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