Roma, 21 feb. (LaPresse) – Con tre richieste di patteggiamento per cinque imputati si è conclusa con un rinvio al 19 marzo la prima udienza del processo per il finanziamento illecito ai partiti, nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti Enav, che vede imputato il deputato del Pdl, Marco Milanese. L’ex consigliere dell’allora ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, è infatti accusato dal pm Paolo Ielo di aver sfruttato la compravendita dello yacht, un Dolphin della Mochi Craft da 15 metri, come contropartita per nominare alla presidenza di Technosky, Fabrizio Testa, consigliere di amministrazione dell’Enav, non gradito all’amministratore delegato Guido Pugliesi. Coinvolti nella vicenda anche l’imprenditore Tommaso Di Lernia, titolare della Print Sistem nonché “dominus” di Eurotec (la società che acquistò l’imbarcazione del parlamentare a un prezzo di 1,9 milioni di euro, contro un valore stimato di 1,4 milioni), l’amministratore delegato della stessa Eurotec Massimo De Cesare, l’ex consulente esterno di Finmeccanica, Lorenzo Cola, e l’ex presidente di TechnoSky (controllata da Enav) Fabrizio Testa.

I legali di Di Lernia, De Cesare e Cola, come preannunciato, questa mattina hanno presentato un’istanza di patteggiamento al giudice del tribunale, Massimo Costantini, richieste che sono state prese in esame e su cui il giudice si pronuncerà nella prossima udienza. Le proposte avanzate dai difensori sono 4 mesi di reclusione e 400 euro di multa per Di Lernia, 2 mesi di reclusione e 1000 euro di multa per Cola e 6 mesi e 600 euro di multa per De Cesare. Testa e Milanese hanno invece scelto di seguire il rito ordinario. “Il mio assistito – spiega il legale del deputato del Pdl, Bruno La Rosa – ha ribadito fin dall’inizio la propria innocenza. Quindi affronta serenamente il processo e anzi avrebbe preferito chiudere già oggi questo capitolo dell’inchiesta. Saremmo pazzi a patteggiare”.

Secondo l’accusa, Milanese si farebbe fatto pagare lo yacht da Eurotec per appoggiare appunto la candidatura di Testa ai vertici di Finmeccanica. Nel dettaglio il parlamentare si sarebbe rivolto a Lorenzo Cola (ex consulente esterno di Finmeccanica), il quale, a sua volta, avrebbe dato incarico a Tommaso Di Lernia (titolare della Print Sistem), tramite Massimo De Cesare (amministratore delegato della stessa Eurotec), di procedere all’acquisto della barca. Stando al capo di imputazione, a Milanese è stata erogata “una utilità non inferiore a 224mila euro, pari al valore della sopravvalutazione dell’imbarcazione più spese di gestione e manutenzione dello stesso natante fino alla cessione del bene, senza la deliberazione dell’organo sociale competente e senza l’iscrizione dell’erogazione a bilancio”.

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