Torino, 11 feb. (LaPresse) – “Anonymous si unisce ancora una volta nella lotta contro un opera inutile e costosa in cui sono chiaramente immischiate aziende mafiose. Ancora una volta dalla parte dei NoTav e del popolo. Delle donne uomini,anziani e ragazzi che da ventanni portano avanti questa battaglia per il bene di tutti: vengono menati, gasati, denunciati, arrestati e incarcerati per una battaglia che è anche la nostra”. Con queste parole il gruppo Anonymous rivendica l’incursione nel sito del carcere torinese Le Vallette, nella cui homepage da ieri sera compare il logo del celebre gruppo di attivisti che esprime solidarietà agli esponenti del movimento NoTav arrestati lo scorso 26 gennaio. Un tentativo di hackeraggio riuscito, spiegato da Anonymous con una nota nella quale vengono motivate le ragioni dell’iniziativa. “Dietro quelle barricate – scrivono – in quei boschi, davanti a quelle recinzioni c’eravamo tutti. Libertà per i NoTav arrestati in Valsusa. Libertà per tutti gli arrestati. Liberi tutti, liberi subito”.
Il gruppo denuncia le condizioni in cui sarebbero costretti a vivere gli attivisti NoTav arrestati, riportando anche una lettera, siglata ‘I detenuti del 26 gennaio 2012’ nella quale si parla dell’impossibilità di usufruire delle ore d’aria e delle “pesanti condizioni di agibilità interna” nel carcere delle Vallette. “Per l’ennesima volta – scrive Anonymous – volete provare a dividere un movimento che si è dimostrato tanto unito quanto determinato, ma com’è gia stato dimostrato non ci riuscirete”.
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