Cuneo, 23 gen. (LaPresse) – La compagnia della guardia di finanza di Cuneo ha portato a termine una serie di accertamenti sulla posizione di quanti hanno richiesto all’Inps l’assegno sociale. La legislazione prevede l’erogazione di un trattamento pensionistico di natura assistenziale a favore sia dei cittadini italiani sia dei soggetti ad essi equiparati che abbiano compiuto i 65 anni d’età, risiedano in Italia e versino in condizioni economiche disagiate. L’attività investigativa è stata svolta a partire dalla verifica della sussistenza di uno dei requisiti fondamentali per la legittimità del beneficio, costituito proprio dalla stabile ed effettiva residenza dell’interessato sul territorio italiano. Al termine delle indagini la posizione di 35 cittadini extracomunitari che ricevevano l’assegno sociale è risultata irregolare: i finanzieri, infatti, hanno scoperto che gran parte di loro si era assentata dall’Italia per lunghi periodi, perdendo quindi il requisito della residenza effettiva e permanente, mentre taluni tra i soggetti sottoposti a controllo risultavano addirittura essere stabilmente rientrati nei loro Paesi d’origine. Nonostante ciò, tutti continuavano a ricevere l’assegno sociale su conti bancari italiani, quasi sempre cointestati con familiari o parenti che vivono in Italia. Complessivamente 9 persone sono state denunciate per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, mentre 26 che risultavano aver ricevuto somme inferiori al limite di 4mila euro stabilito dalla legge sono state sanzionate in via amministrativa. A tutti costoro sarà ora revocato il beneficio indebitamente ottenuto e chiesta la restituzione del denaro percepito.
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